Lavorare e vivere all’estero – quello che devi sapere

Oggi ho deciso di scrivere un articolo un pò diverso dal solito e parlare dell’opportunità di lavorare all’estero. Ho notato con un certo sgomento che molti siti trattano questo argomento. Spesso lo stesso autore (che vive in Italia) offre consigli su come vivere in dieci paesi diversi(???). Questo purtroppo è il problema del web, tutti possono fingersi esperti di cose che non conoscono. Personalmente vivo e lavoro all’estero da più di quindici anni, in particolare vivo nei Paesi Baltici, quindi qualcosa da dire di vero ce l’ho.

Lavorare all’estero è possibile, ma è una scelta importante e non tutti riusciranno nell’impresa. Sono tanti i fattori da tenere in considerazione prima di fare le valigie. Bisogna essere pronti a lasciare tutto. Le amicizie, la famiglia e tutto quello che abbiamo creato nel corso degli anni. Stare lontano dai familiari non è una scelta banale, se hai genitori, sappi che invecchieranno lontano da te e anche se ti impegnerai a tornare più spesso possibile non sempre potrai farlo. Le amicizie più vicine a te si manterranno, ma vivendo in mondi completamente diversi saranno ridimensionate, spesso non capiranno più i tuoi problemi e il tuo nuovo modo di pensare.

Andiamo però al succo del discorso e vediamo come lavorare all’estero.

La scelta del paese dove lavorare

La scelta del paese è fondamentale, nell’UE è tutto più facile, mentre uscendo dall’Unione Europea le cose si complicano. Sono necessari permessi particolari e la burocrazia si complica. Non ho esperienza di lavoro fuori dall’UE, quindi mi manterrei in Europa per i consigli che voglio darvi. In Europa ogni paese ha il suo fascino, ma in base al lavoro che vorrai fare sarebbe meglio scegliere quei posti dove le tue competenze sono maggiori. Ad esempio in Estonia va moltissimo il settore informatico, in Slovacchia e Polonia c’è una forte espansione delle industrie. Alcuni paesi sono fortemente in crisi, quindi sarebbe meglio escluderli a priori, così come i paesi dove c’è molto afflusso di italiani.

Considera che dove andrai a lavorare dovrai viverci, quindi tieni in considerazione il clima e soprattutto la città. Come si vive nel paese dove vorrai recarti? Come è la qualità della vita? Se vuoi vivere e lavorare all’estero devi pensare ad un miglioramento della qualità della vita altrimenti ha poco senso.

Prima di fare una scelta concediti un viaggio di alcuni giorni, focalizzati sulle cose fondamentali: l’assistenza medica, i mezzi di trasporto, i costi in base agli stipendi.

Contatta i gruppi su internet di gente italiana che vive in quei paesi e fatti spiegare la situazione. Focalizzati solo sui consigli di chi ci vive da almeno tre anni. Sono tantissime le persone che magari hanno vissuto tre o sei mesi un posto e pensano di sapere tutto, mentre non sanno nulla! Peggio ancora affidarsi al turista di turno saputello.

Sfruttare le multinazionali per iniziare

Se non hai competenze specifiche le multinazionali possono essere la strada giusta per iniziare, quello che serve assolutamente è l’inglese. A Vilnius di multinazionali ad esempio ce ne sono diverse come Western Union, Barclays, Booking, che assumono tantissimi italiani, soprattutto nei call center. Può essere un inizio interessante, per praticare l’inglese ed avere un minimo di entrate mentre imparerai la lingua del posto.

Le multinazionali offrono buoni contratti, coperture assicurative e tanti corsi di aggiornamento gratuito per arricchire il proprio CV.

Lavorare come freelancer all’estero

Lavorare all’estero come freelancer è fattibile, ma più duro rispetto ad altre situazione. Il freelancer per lavorare sfrutta molto le conoscenze e in un posto nuovo servirà un pò di tempo per creare una rete di clienti. Che tu sia un fotografo, un designer, un programmatore ti servirà conoscere la lingua del posto. Con i potenziali clienti non sempre è possibile dialogare in inglese.

Creare un business made in Italy

Creare un business con prodotti made in Italy è uno dei sogni più frequenti di chi si reca all’estero per lavorare. Ad esempio aprire un ristorante italiano, una pizzeria, o importare prodotti dall’Italia. Può essere una strada,  ma è più difficile di quanto puoi immaginare. In Europa ristoranti e servizi del genere sono oramai molto diffusi, la concorrenza è alta e seppur il made in Italy sia sempre molto attrattivo rimane un settore di nicchia. Ho visto in questi anni fallire decine di ristorante italiani. Oppure ho visto molti rappresentanti di prodotti made in Italy tornare a casa a mani vuote. In Europa i prodotti italiani sono già largamente diffusi!

Reinventati

Molti italiani all’estero si sono completamente reinventati. Conosco persone laureate in economia o ingegneria che si sono messi ad insegnare l’italiano. Oppure laureati in chimica che sono diventati cuochi affermati. Devi essere aperto a cambiare strada perchè la vita all’estero potrebbe aprirti vie che nemmeno immaginavi.

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Consigli generali per lavorare all’estero

Vediamo una serie di consigli che sono validi per tutti coloro che vorranno lavorare all’estero in qualsiasi settore.

  • Integrarsi e parlare la lingua del posto. E’ fondamentale! In Lituania ci sono moltissimi italiani che dopo anni che sono qui non parlano due parole di lituano. Senza la lingua del posto è impossibile integrarsi e finirai per frequentare solo altri italiani o stranieri. Vivrai nel tuo micro mondo che alla lunga non basterà.
  • Conoscere come vive la gente del posto. Un errore che fanno molti nuovi ristoratori quando aprono qui in Lituania un ristorante è quello di aprire l’attività solo negli orari di pranzo e cena. Qui non funziona così, qui le persone mangiano a qualsiasi ora. Aprendo solo a pranzo e a cena sarà la via per il fallimento. I fotografi italiani spesso non sanno che qui in Lituania usa fare delle sessioni fotografiche per Natale, spesso le fanno anche senza un motivo particolare, soprattutto le famiglie si rivolgono ai fotografi per fare delle foto in casa. Addirittura in alcuni paesini si chiama il fotografo anche ai funerali.
  • Non pensare di crearti un’attività andando su e giù in Italia, se vuoi riuscire nel paese dove andrai, dovrai viverci tutto l’anno! Facendo tre mesi all’estero e tre mesi in Italia perderai tantissime opportunità.
  • Non cadere nel tranello che ciò che piace in Italia piace anche all’estero.
  • Affidati ai vari gruppi Facebook per informarti e per farti indirizzare verso le aziende che assumono.
  • Stai in regola con le leggi del posto, ad esempio in Lituania occorre il permesso di soggiorno, per gli abitanti dell’UE viene rilasciato facilmente, ma serve. Se ti ferma la polizia e dichiari che vivi in Lituania vorranno vederlo!
  • Regolarizzati anche con l’Italia. Gli italiani residenti all’estero devono iscriversi all’AIRE.
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