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La SEO off-page è considerata il fulcro centrale di tutta la SEO, ovvero la parte più importante, quella che riesce a dare maggior spinta al tuo sito e alla tua pagina web.
Con SEO off-page si intende tutto quello che è possibile fare fuori dal tuo sito per riuscirle a farlo “emergere” nei risultati dei motori di ricerca.
Abbiamo ad esempio visto come strutturare una pagina web per fare in modo che questa emerga per determinate parole chiave, o come le abbiamo definite keywords. Abbiamo visto che se la concorrenza è bassa e le parole chiave molto complesse come ad esempio mi piace l’insalata con la nutella e il tonno sarà facilissimo essere primi su Google, mentre altre strade saranno più complesse o addirittura impossibili.
Quando la scelta delle keywords ricade su strade più impervie è necessaria una buona spinta da fuori. Ma in cosa consiste la spinta? Occorre creare una rete di link che puntano verso il tuo sito, sia verso la home page che verso le pagine interne. Detta così sembra abbastanza facile, ma non lo è, era semplice molti anni fa ora tutto è diventato più complesso a causa di una parola che sta molto a cuore a Google: spontaneità.
Link spontanei verso il tuo sito
Prima di fare qualsiasi mossa devi ripetere come un mantra:” spontaneità, spontaneità, spontaneità, spontaneità…”
Google ha sempre pensato che se un sito web o una sua pagina riceve link da altri siti vuol dire che è interessante, quindi merita posizioni più alte e maggiore visibilità nel motore di ricerca. I SEO avendo capito il gioco hanno cominciato ad acquistare link su altri siti o a seminarli nel web come potevano. Google quindi è corsa ai ripari costruendo algoritmi in grado di individuare i link acquistati o seminati da quelli spontanei. Quando individua i link “fasulli” non li considera o nel peggiore dei casi penalizza la pagina web o il sito. Quindi occorre fare attenzione.
Un tuffo nel passato per capire il presente
Per capire come strutturare un buon sistema di link verso il tuo sito occorre conoscere un pò di storia. Agli albori, circa 12/13 anni fa se volevamo essere in prima posizione ad esempio per le parole chiave “gif animate” bastava semplicemente seminare nel web link con testo “gif animate”. I siti pullulavano di sidebar (barre laterali) di link di questo tipo, oppure venivano inseriti nel footer, nella parte bassa. Google indispettito è riuscito facilmente ad individuare questi link, che di spontaneo non avevano nulla. Con un aggiornamento fece tremare milioni di siti web e li fece sprofondare negli abissi del motore di ricerca.
I SEO aggirarono l’ostacolo, inserendo un link all’interno di una frase, ad esempio:”Scarica le migliori gif animate, tantissime categorie di gif gratuite per te”. Inserendo il link solo su gif animate.
Inutile dire che anche questo metodo venne individuato da Google con altri terremoti terrificanti.
Arriviamo quindi alla storia più recente. Per far sembrare i link più spontanei i SEO cominciarono a seminarli all’interno di lunghi articoli (i famosi guest post).
A questo punto Google ha deciso di diventare ancora più sofisticato, individuando il sistema di link verso un sito nel suo complesso. Andando cioè a vedere tutti i link e come erano stati inseriti nell’insieme. Se un sito ad esempio ha 10 link in entrata e tutti sono sulle parole chiave “gif animate” Google si insospettisce e capisce che non c’è spontaneità. Google sa bene che un qualsiasi sito non può ricevere spontaneamente solo link di questo tipo, cioè esattamente sulle parole chiave più ricercate dagli utenti. I link spontanei spesso vengono inseriti sulle parole chiave:”clicca qui, www.tuosito.com, leggi di più, tuosito.com ecc.” , solo alcune volte sono inseriti su parole chiave ben precise.
Altra cosa importante è che Google adesso capisce su che parole chiave deve spingere il sito dal suo contesto. Ad esempio se abbiamo un articolo che parla di gif animate, non è strettamente necessario inserire il link con le parole chiave “gif animate”, Google infatti già capisce che il sito linkato tratterà il medesimo argomento, o che sarà un approfondimento.
Google sa che un sito spontaneamente non riceverà solo link verso un’unica pagina, quindi verifica quanti link sono verso la home page e quanti verso le pagine interne.
A questo punto già hai compreso che non è semplice la SEO off-line. Cerchiamo di ricapitolare alcune cose da tenere bene in mente.
- Il link verso il tuo sito devono sembrare spontanei.
- Non richiedere l’inserimento di link verso il tuo sito nelle sidebar o nel footer.
- Spalma i link verso più pagine.
- Non linkare sempre le stesse parole chiave, Google le capisce dal contesto.
- Il sito che ti linka deve trattare lo stesso argomento del tuo.
Link nofollow, non lo seguire!
A un certo punto della breve storia di Google e dei SEO narrata nel paragrafo precedente Google ha lanciato lo strumento nofollow. Sapendo che Google da importanza ai link ha dato la possibilità ai possessori dei siti di dire a Google quando non dare importanza ad un link inserendo appunto nel suo codice il nofollow.
Esempio di utilizzo di nofollow:
<a href=”signin.php” rel=”nofollow”>accedi</a>
Per evitare lo spam adesso il nofollow viene inserito in automatico un pò ovunque, soprattutto nei forum, nei commendi dei blog e in tutti quei posti dove autonomamente gli utenti possono inserire link verso il proprio sito web.
Quando quindi ricevi un link con il rel=”nofollow” Google farà quindi finta che non esiste. Ma è vero?
In realtà alcuni SEO dicono che Google dia un poco di importanza anche ai nofollow. Anche io la penso allo stesso modo, ma soprattutto pensando alla spontaneità, penso che Google si aspetti che un sito riceva anche una buona dose di link nofollow.
Il nofollow quindi viene inserito anche quando si linka un sito di bassa qualità, come sapete infatti Google penalizza i siti che linkano quelli di bassa qualità, quelli che ad esempio contengono spam, virus, illegali ecc.
Si, hai già capito tutto, Google da un valore al link che riceviamo, non tutti i link in entrata ti daranno la medesima spinta.
La qualità dei link verso il tuo sito
Più un sito è di qualità più il link inserito verso il tuo sito sarà visto importante agli occhi di Google. Su questo alcuni SEO secondo me sbagliano, vanno ad inserire link solo su siti di qualità dimenticando il mantra:”spontaneità” . Se hai un sito che riceve solo 15 link e solo da siti di qualità non saresti un sospettato? Considerando che anche i grandi portali vendono link, e Google lo sa, probabilmente si potrebbe insospettire. Google si aspetterebbe oltre ai 15 link di qualità anche una cinquantina da siti così così, e magari un centinaio da siti qualitativamente più bassi, magari con una buona percentuale di nofollow. Con questo non dico che devi inserire i link anche nei siti spam o pieni di virus (alla larga!), ma che devi considerare anche quelli meno importanti.
Conclusioni
Penso di averti dato diverse indicazioni, soprattutto per approfondire alcuni aspetti delle nozioni che ho cercato di trasmettere. Nel prossimo articolo faremo un riepilogo cercando di vedere nel concreto come diffondere nel migliore dei modi i tuoi link.